4 febbraio 2024 Mi trovano da dire. Per qualcuno non sono morbida, anzi, sono sempre molto dura con tutti. Mi giudicano poco empatica, fredda e distaccata e nessuno finora si è saputo porre due domande, più facile e scontato puntare il dito su come io posso reagire. Gli altri, si sa, sono sempre "perfetti" ... Ho smesso di essere arrabbiata per questo, ho smesso persino di essere delusa. Me ne frego ora, perché ho capito che, chi non mi comprende non ha interesse farlo; dopo tutta una vita ho capito che il mio modo di agire è strettamente dipendente da come le persone si comportano con me. Non è un problema mio. Anche a me sarebbe piaciuto incontrare persone sulla medesima lunghezza d'onda ed essere empaticamente collegati in perfetta sintonia. Invece la gente è stronza, saccente e deludente, si impara in fretta a cavarsela da soli, attraverso ogni forma di protezione possibile, anche il distacco, per sopravvivere. Il mio di...
Soli Proteggiamo e combattiamo ogni giorno Soli Ci scontriamo a muso duro con la vita Soli cresciamo Soli moriamo Aspettando la risurrezione dell'Anima.
Hanno bisogno di un buco da penetrare Una volta a settimana Gli uomini. Si fingono puttane Le donne Per accontentare i loro istinti. Due mondi diversi ad incastro "nella buona e nella cattiva sorte finché morte non vi separi". Foto dal web Cose da donne : la presunzione dell'uomo L'uomo, inteso sì come essere umano, ma soprattutto come genere maschile, è molte volte presuntuoso nei confronti della donna. Il suo mantra è "io non sbaglio mai", ma lo si comprende soltanto in seguito, dopo molto, molto tempo, infatti la persona arrogante può sembrare attraente e amabile all’inizio in quanto solitamente trasmette un’immagine di sicurezza e fiducia. Completamente indifferente alla sensibilità altrui, impone un suo modello di felicità che invece finisce per stritolare l'altro che si trova ingabbiato e senza possibilità di scambio. Il presuntuoso non si fa carico del dolore di cui è caus...
"Quanta fatica dietro un battito d'ali" - pensò Melany guardando il pettirosso sul ramo della Magnolia in giardino. Lo schiudersi del giorno era prossimo e lei stava preparando il caffè. Erano da poco passate le sei di un mattino invernale particolarmente rigido, per strada soltanto lo spargi sale a rompere il silenzio. Melany frequentava l'ultimo anno della scuola circense, all'Ecole de Cirque di Bruxelles, una scuola che le aveva insegnato il pensiero critico, l'autonomia e la responsabilità. La sua passione per l'arte circense l'aveva accompagnata sin da bambina, con caparbietà ed entusiasmo aveva poi abbandonato la sua città natale, Torino per trasferirsi qui, dove iniziare un percorso che potesse rafforzare la fiducia in se stessa e lo sviluppo dell'intera persona nella sua complessità. In Italia esistono solo scuole preparatorie, mentre in Francia, in Belgio o comunque all'estero è possibile trovare università, centri di formazione supe...
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