Short stories : 3parte Emozioni (inedito) IL TERZO OCCHIO

Quando squillo' il telefono, Roxi era sotto la doccia e non si accorse di nulla. 

Dall'altro capo del filo, Miguel stava imprecando. Doveva assolutamente e immediatamente parlare con Roxi. Riattacco' e uscì velocemente dal suo lussuoso appartamento del centro per precipitarsi a casa sua. 

Non fece in tempo a suonare il campanello che la porta si aprì. L'aria di Roxi era di stupore e spavento al tempo stesso, ma Miguel era troppo felice per accorgersene. 

"Che fai esci? Ti ho chiamato ma non hai risposto. Ti devo parlare, entriamo" E letteralmente la spinse all'interno. Roxi, con aria divertita da tanta foga gli spiegò che probabilmente stava facendo la doccia e quindi non aveva sentito il telefono. 

Lui continuava a camminare per l'intera stanza, guardando il pavimento, con un sorrisino incredulo. "Che hai stamattina? Ti ha morsicato una tarantola forse? Dimmi che è successo e calmati per favore, mi metti ansia!" 

"Ehhh ansia dici? Sapessi che meravigliosa ansia ho addosso! Ho bisogno di te, hanno richiesto le mie opere a Firenze! Ecco, l'ho detto tutto d'un fiato. Sono oltre la felicità e tu mia cara, sarai la mia fotografa e dovrai seguirmi;  fotograferai le modelle, i quadri, il backstage. I muri, i soffitti, le stelle e il cielo. Sarai i miei occhi. Non è fantastico!? "

" È meraviglioso Miguel, ma quando? E per quanto tempo? " - chiese Roxi - 

" Partiamo questa sera e staremo via per un po' "- rispose Miguel. 

" Che significa un po' precisamente? " - disse Roxi, preoccupata per quanto le poteva costare il viaggio. 

Miguel le si avvicinò prendendole le mani e  disse" Un bel po', tutto il tempo necessario. Ho tante cose in mente mia piccola Roxi, ho sempre sognato di andare in Italia. Voglio visitarla, voglio dipingere ogni angolo e tu mi farai da guida. Non ti devi preoccupare di niente, tu da oggi, lavori per me a tutti gli effetti. Tu pensa a portare il talento, l'entusiasmo e quel magnifico sorriso, a tutto il resto penso io. Una bella fetta della torta sarà tua, se inizi a fare le valigie ora. Torneremo ricchi entro fine anno. "

"Sei mesi! " Disse a fil di voce Roxi sgranando i suoi occhi color del mare. 

-Sei mesi - pensò tra sé. Da quanto tempo mancava dall'Italia, la sua Patria, manco lo ricordava più. L'emozione le salì dal cuore e un groppo in gola rimase lì, tra l'attonito e la pura meraviglia. 

Erano circa le 20, quando chiuse l'uscio di casa. Carico' le ultime cose in auto e andò a prendere Miguel, che impaziente, era già in strada ad aspettare. 

"Oh, finalmente! Bisogna spicciarci" - esordì Miguel aprendo la portiera della jeep di Roxi senza nemmeno aspettare che la macchina si fermasse. 

Aveva con sé un piccolo trolley, il resto del bagaglio con le relative opere per la mostra, sarebbero state spedite l'indomani mattina. 

Durante il breve viaggio, ognuno era immerso nei propri pensieri, a tratti il silenzio veniva interrotto dallo squillo del cellulare di Miguel dai suoi fidati collaboratori. 

Roxi non l'aveva mai visto così teso, generalmente una persona pacata, ora pareva come una corda di violino, pronta a spezzarsi. 

Ripenso' alle ultime settimane, Andrea le mancava e più ci pensava, più si sentiva confusa. Chissà se era stata soltanto una sporadica avventura o se invece avrebbe scelto una donna, per dividere con lei, gioie e dolori della vita. 

Questo turbamento mentale, stranamente la eccitava e il ricordo di quel corpo perfetto accanto al suo, la imbarazzava. Avrebbe voluto parlarne a Miguel, ma ora certo non era il momento, ne conseguì che, partire per lavoro per così tanto tempo non poteva che giovarle, sia dal punto di vista professionale che personale. 

Puntuali arrivarono in aeroporto e provo' un briciolo di malinconia, quando salendo la scaletta dell'aereo, si voltò a guardare il mare. 

È sempre triste partire da un luogo che ti ha dato tanto, ma è una porta questa, che si apre a nuove conoscenze ; un ritorno in Patria è qualcosa di gioioso e allegro, è come un amore che ritorna.

Fotografia by ©Raffreefly