Riflessioni sullo stile in poesia


Come dice un vecchio proverbio: "l’ignoranza è madre dell’arroganza". Mi spiego:

il valore delle critiche costruttive sta nello scopo che hanno: aiutare l’altro a raggiungere un cambiamento positivo, non è certo sminuire un lavoro, anzi, è fare in modo che possa trarre beneficio da questa nota.
Saper accettare che possiamo sbagliare è il primo passo per migliorare e per cambiare. Alcuni purtroppo, prendono queste critiche in modo diverso da ciò che sono, credono sia una sorta di "attacco personale", sappiate che non state facendo male a me, ma a voi stessi. Io non vi conosco, posso solo leggere ciò che voi pubblicate e credo onestamente, che questo sito serva a migliorarsi, ma deve partire da voi stessi, in primis l'umiltà di saper accettare le critiche, se veramente volete progredire.
Che decidiate o no di pubblicare vi prego, abbiate rispetto per la Poesia!
La gente scrive, scrive tanto e legge poco o niente.
Si definiscono poeti ma la grammatica non è il loro forte ahimè, non parliamo poi di ritmo, di musicalità, di stile.
Scrivere due pensierini in croce non fa di certo un poeta, forse non lo sanno o forse in questo mondo ora, tutto è ammesso (?).
La "licenza Poetica" poi, mi fa impazzire, ricordiamoci di avere rispetto e che le regole della grammatica italiana valgono anche per la poesia. Dunque, evitate di stravolgere parole e verbi illudendovi di aver dato vita a un modo sublime di scrivere. Stesso discorso per chi scrive un testo come fosse un messaggio in chat: orripilante è dir poco; o chi usa la punteggiatura in maniera spasmodica: vedi 2,4,8 puntini di sospensione - punti interrogativi o esclamativi a raffica come se il tasto si fosse bloccato.
C'è poi l'ansioso che vuole spiegare tutto. Meglio spiegare poco e dare ai versi un'impronta stilistica con figure retoriche, musicalità e, soprattutto, parole in grado di stuzzicare emozioni e immagini. Ricordate sempre che il lettore vuole prima di tutto sognare ed elaborare le immagini e non farsele raccontare. Chi scrive solo poesie d'amore, come se il suo cervello non fosse in grado di elaborare altro. Non si crescerà mai dal punto di vista letterario se ci si ostina a scrivere sempre e solo di un preciso argomento. Soprattutto, si rischia di diventare monotoni, poco interessanti, banali e direi pure pesanti, tanto che smetteranno di leggervi.
Ed infine, è doveroso ricordare che la Poesia innanzitutto è liberazione e umiltà, è un grido necessario per chi la scrive e per chi si identifica leggendola.
È studio costante, è anima e ardore, entusiasmo e fantasia, è la Madre della Letteratura, non scordiamolo e impariamo ad amarla e a rispettarla. Non dite poi "scrivo da una vita" se non conoscete le regole basi della grammatica, meglio dire ci sto provando, farete più bella figura. Per chi vorrà pubblicare, si vedrà per forza costretto ad imparare a scrivere, nessun editore pubblica strafalcioni. Vi chiedo scusa per tanta durezza, ma credetemi, più che necessaria; ci sono passata, prima di voi. 

Lo stile è ritmo, suono, intonazione, musica, tutto significa.
Nell'arte poetica lo stile è tutto proprio perché tutto è stile. Lo stile è l'insieme di tutti quegli aspetti della forma che rendono riconoscibile l'autore dell'opera. Essi dunque devono essere ripetuti e differenti dalle forme correnti.
La poetica è il punto di vista sul mondo, consapevole o meno ne sia l'autore. Mai avrei da ribattere sulla Poetica, sul sentire, strettamente personale. 
Lo stile di un autore deve essere la sua forma su ogni componimento, sia esso poesia o romanzo, o saggio. Lì si misura la sua arte, la sua sapienza e la sua bravura. Perciò è molto importante conoscere gli elementi che dello stile fanno parte. Se non come ingredienti che denotano il valore, almeno come quelli che lo caratterizzano.
Detto questo, l'ho detto e lo farò ancora, perché purtroppo troppo spesso, si confonde stile con essenza. Si prendono critiche costruttive per schiaffi personali e finché  non si  riuscirà a capirne la differenza e a carpirne il significato, si continuerà a fare i medesimi errori.



Cos'è dunque la Poesia :

Samuel Coleridge scrisse:
Prosa = parole nel miglior ordine possibile; 
Poesia = le migliori parole possibili nel miglior ordine possibile.

La Poesia è un’opera linguistica scritta in versi. E’ la divisione tra verso e prosa a farci capire se siamo di fronte a una poesia oppure no. Esistono poi tutte le vie di mezzo, come le poesie in prosa, ma questa divisione, questa opposizione è fondamentale per comprendere la specificità, il senso del parlare poetico.  Il verso mostra sempre delle regolarità, dei pattern che ritornano e si succedono in modo riconoscibile: per esempio le rime, le sillabe, gli accenti.
Nella prosa, invece, questi pattern sono più mutevoli, più variegati. Versus, infatti, deriva da “vertere”, cioè tornare sempre su se stessi; prorsus, invece, significa “scorrere, procedere in avanti”, come il corso di un fiume. La Poesia, è tale se ha la possibilità di farsi suono, musica. E ci possiamo rendere conto di tutto ciò solo leggendo ad alta voce, vocalizzando, interpretandola come fosse uno spartito. Ecco allora che impariamo due cose: che il suono della poesia è fonte di significato ulteriore per la poesia, e che a sua volta questo suono è intrinsecamente legato al contenuto: nasce dal contenuto, e lo porta a un livello superiore di complessità. Non ci sono due livelli separati, il suono della poesia da un lato, la forma, e il contenuto dall’altro: sono un’unica cosa. Le rime, la scelta delle consonanti, la scelta del metro, non sono un bel modo di vestire un discorso, ma sono il modo per realizzarlo compiutamente.

Concludo con una frase di Jules Marouzeau che nel 1946  sviluppa il concetto di "scelta" in rapporto allo stile linguistico. Egli sostiene che "lo stile di uno scrittore non è altro che il risultato delle sue scelte all'interno di ciò che la lingua gli mette a disposizione." 
Buona Poesia a tutti!

"Sono una creatura" di Giuseppe Ungaretti uno dei miei preferiti 
Ungaretti è noto per il suo stile asciutto, con brevi versi geniali e fulminanti.

Come questa pietra

è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo.


Tratto da "Collezione Poetica n 3" 

Commenti

I più letti

Sciamano - edita

Esperimenti poetici

Piccola volpe - edita

Maddalena - edita

Short stories : Tutto in un weekend (erotico) ©Raffreefly edito