Short stories 7parte Fuori dal corpo (erotico) - inedito IL TERZO OCCHIO

La breve vacanza in Sardegna volse al termine, tra emozioni e abbracci desiderati; era tempo di pensare al lavoro e dare sfogo alla carica emotiva appena acquisita; la "Galleria del corso" al centro della città di Firenze, li attendeva.  Miguel aveva preso in affitto un appartamento molto spazioso, dal terrazzo si potevano vedere le mille sfumature dell'Arno.
Roxi di fronte a tanta bellezza della città fu estasiata e iniziò a scattare foto: il Duomo di Santa Maria del Fiore, con  la magnifica Cupola del Brunelleschi. Palazzo Vecchio, uno dei più maestosi monumenti della città; gli Uffizi, ovvero la Mecca di tutti gli artisti e ancora Palazzo Pitti, la Piazza di Santa Maria Novella, Teatro Puccini, per non parlare dei parchi, da Giardino dell'Iris agli Orti Oricellari, fino ad arrivare al Giardino dei Semplici.  Angoli di struggente suggestione come la Fontana dell'uomo della pioggia o il Ponte Vecchio, insomma ad ogni passo riusciva a cogliere qualcosa di interessante da fermare in un click. Trascorsero tutto il pomeriggio tra le vie e a cena andarono alla "Locanda del Lupo Grigio", una tipica cantina con i soffitti a volta e i mattoni a vista. I tavolacci di legno massiccio, erano disposti in fila, a pochi centimetri l'uno dall'altro. L'impressione era di essere stati trasportati nel 1800. Il locale aveva altre due salette al piano inferiore, disposte in maniera simile ma assai più intime, più raccolte. Le candele su ogni tavolo creavano un'atmosfera d'altri tempi. La tipica fiorentina e un bicchiere di buon vino rosso, anzi parecchi, fecero il resto.
Roxi, complice il vino che ben scendeva, durante la cena giocò con lo sguardo, quasi ipotizzando un commensale, tanto da mettere in imbarazzo Miguel che innervosito le implorava di darsi un contegno. L'abito di Roxi a fiorellini bianchi su fondo rosa fuxia aveva due profondi spacchi ai lati che mettevano in evidenza le gambe, abbronzate e ben tornite. Sulle spalle Nude, ricadevano morbidi e lisci capelli neri. Miguel era orgoglioso di esserle accanto, anche se spesso veniva scambiato per il padre, ma quella sera era preoccupato,  il suo modo di fare, era decisamente insolito. "Colpa del vino" - le disse - "Ti riporto in albergo, dai". Ma Roxi si sentiva felice e si, un po' brilla, ma era così eccitante che non aveva nessuna intenzione di andarsene.
Roxi poi si alzò da tavola per dirigersi verso il bagno, puntando negli occhi il commensale ormai con la bava alla bocca; fece passare lentamente la lingua sulle labbra e uscì. La toilette era posta in esterno, per arrivarci bisognava attraversare il piccolo cortile e svoltare subito a sinistra. Roxi appena svoltato si sentì afferrare un braccio. Il commensale le domandò qualcosa, ma Roxi non capì. La mano potente di lui afferrò la vita di lei, attirandola a sé riformulo' la domanda - "Chi è quel tipo con te? Tuo padre?" "No" - Rispose Roxi interdetta.
"Una bella ragazza come te non dovrebbe uscire con uno così vecchio. Hai un buon profumo." - disse il commensale avvicinando le labbra al suo collo - "È tutta la sera che mi guardi, mi ecciti. Senti qui, senti quanto è duro. Fatti toccare puttanella, lasciami fare, ti piacerà " - disse infilando le dita tra le cosce calde di lei." No" - Urlò dimenandosi Roxi - "Lasciami!" "Eh no piccola, hai iniziato tu, con le tue gambe, la tua lingua, sei eccitata pure tu, lo sento. Sei bella bagnata, oh si sei meravigliosamente bagnata".
Indubbiamente ci sapeva fare, con le mani, con la bocca, tanto che Roxi provo' un primo orgasmo ancor prima di penetrarla. Il commensale inghiottì il salato e fece voltare Roxi con la faccia al muro, la prese così, stringendole le mani e baciandola sul collo. Istinti primordiali, dove sensazioni si mischiavano vorticose come in un caleidoscopico. Sentirsi puttana e godere ogni goccia. Soltanto una sigaretta poi, scaldo' quel brivido lungo la schiena. Lo vide andar via e non lo fermò, nemmeno per chiedere il suo nome. Nessun pianto la scosse, nessun sorriso, soltanto una fredda distanza dal suo corpo. Si sentiva come un'estranea, come se in lei ci fossero due personalità. Quando Roxi rientrò finse di stare bene e senza voltarsi seguì Miguel in albergo, evitando di raccontargli dell'accaduto.


Immagine in artedigitale by ©Raffreefly 

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