Short stories: Sulle ali della vita - edita
Il respiro, ora regolare attraverso i tubi di plastica, emanava un suono. Il torace si alzava e si abbassava. Tutto era tornato alla normalità. La madre, accovacciata sul letto del suo unico figlio, lo sguardo attento dietro un velo di asciutte lacrime. La sua mano accarezzava piano la piccola mano del cucciolo d’uomo. Parole d’amore volavano da cuore a cuore. Silenziose parole di mamma, come una fiaba fluttuavano nell’aria; quasi si potevano sfiorare, come fossero abbracci, caldi e rassicuranti.
Gli occhi della madre all’improvviso, furono rapiti: una farfalla splendida, dai variopinti colori, si posò sul davanzale della camera d’ospedale. Rimase ferma per qualche istante, con le ali socchiuse. La giovane donna ripensò a quando il suo piccolo un giorno, allungò un dito verso una farfalla simile. La mano fece per accarezzarla, ma volò via.
In quel momento la farfalla sul davanzale, aprì le ali e le sbatté più volte, quasi a voler farsi ammirare e spiccò il volo, libera.
“Anche tu, piccino mio, spiccherai il volo. Le tue ali saranno forti e colorate e felice volerai nella vita!”
Parlò così a suo figlio e lo disse a bassa voce, tra le lacrime che finalmente uscirono, libere.
Gli occhi della madre all’improvviso, furono rapiti: una farfalla splendida, dai variopinti colori, si posò sul davanzale della camera d’ospedale. Rimase ferma per qualche istante, con le ali socchiuse. La giovane donna ripensò a quando il suo piccolo un giorno, allungò un dito verso una farfalla simile. La mano fece per accarezzarla, ma volò via.
In quel momento la farfalla sul davanzale, aprì le ali e le sbatté più volte, quasi a voler farsi ammirare e spiccò il volo, libera.
“Anche tu, piccino mio, spiccherai il volo. Le tue ali saranno forti e colorate e felice volerai nella vita!”
Parlò così a suo figlio e lo disse a bassa voce, tra le lacrime che finalmente uscirono, libere.
Immagine in artedigitale by ©Raffreefly
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