Short stories : Lisa e Mimì ©Raffreefly (inedito)

Lisa, occhi ambrati con pagliuzze che viravano sul verde intenso quando il sole li colpiva. 
Lisa, dalle forme androgine. 
Lisa, che non era mai riuscita ad avere una storia d'amore duratura. 
Questo e solo questo, lei vedeva. Non si piaceva, non si amava. 
Faceva il turno di notte in ospedale, era un'infermiera professionista, capace, attenta e disponibile sia verso i pazienti che con i colleghi, ma era anche la classica persona che passava inosservata, quasi invisibile. 


La sua vita era tutta qui, tra le corsie di un ospedale, perennemente a contatto con persone malate; scarse le uscite con le amiche, quasi nulli ormai gli incontri amorosi, eppure, in cuor suo sapeva che qualcosa di vivo ancora c'era. Il desiderio di avere a fianco una persona che la comprendesse e che l'accettasse così com'era, era inteso. Quel giorno promise a se stessa di ricominciare a volersi bene e per la prima volta in trent'anni di carriera, chiese un permesso. Parti' il giorno seguente con la sua auto, fece tutta la costa Azzurra senza fermarsi, arrivò a Cassis a 20km. da Marsiglia dove un'amica di vecchia data l'aspettava. Mimì la vide arrivare e si precipitò dalle scale a braccia aperte.  

Erano 5 anni che non si vedevano e l'emozione era incontenibile. "Mon coeur" - disse Mimì a bassa voce stringendo forte i fianchi l'amica sollevandola. "Sei sempre bellissima" - rispose Lisa. "Sono felice di essere qui tesoro".
Mimì, vulcanica "francesina" di un metro e ottanta. 
Mimì, spalle da giocatore di rugby con un cuore immensamente dolce. 
Mimì, capelli corti costantemente arruffati, su pelle color ambra bruciata dal sole. 

Lisa e Mimì si erano conosciute quasi sei anni prima, quando Lisa lavorò sei mesi nel suo staff medico. Erano insieme come il sole e la luna eppure si cercavano costantemente, si comprendevano alla perfezione, si completavano. Sul lavoro erano all'unisono e Lisa trovava in Mimì la giusta forza per essere serena. Un'amicizia importante che poi sfocio' in puro e travolgente amore durato ahimè soltanto qualche mese perché Lisa, nonostante tutto, non si sentiva pronta per lasciare l'Italia, questo è ciò che disse. Ma la ragione era probabilmente più profonda, in cuor suo Lisa sapeva benissimo che la storia finì perché si sentiva a disagio con i colleghi, con i suoi familiari, con le persone che la conoscevano... era lesbica e non era ancora pronta per accettarlo.

Era il 12 maggio, le graziose case colorate  in tenui sfumature pastello brillavano sotto il sole di mezzogiorno. Le piccole stradine, che collegano la zona del porto vecchio con la parte alta del paese erano quasi deserte. Le due donne camminavano affiancate in cerca di un'osteria, parlando del tempo trascorso senza mai vedersi. Mimì  prese la mano di Lisa e la baciò. Era da sempre un gesto d'affetto, semplice ma intenso che faceva sobbalzare il cuore. Lisa a quel punto si fermò, guardò negli occhi Mimì e con una spigliatezza che non ricordava di avere le disse: " Sono qui per me. Sono qui perché ho bisogno di te. Non ho mai smesso di amarti e ora sono pronta. Ti desidero come mai prima".  Gli occhi di Mimì si fecero lucidi: la sua Lisa era tornata a casa. L'abbraccio' forte, baciandole le guance, i capelli, il collo, la bocca. Quel bacio ardito in mezzo alla strada che pochi anni prima avrebbe fatto arrossire Lisa, ora invece lo bramava. Le loro lingue s'incontrano e le mani si strinsero. Si fermano e scoppiarono a ridere. Tenendosi ancora per mano, tornarono indietro, verso la casa di Mimì, quasi correndo, o volando. Felici. 

Se c'è una cosa che fa bene nella vita, è imparare ad avere consapevolezza. Imparare ad avere fiducia in sé stessi. Imparare ad accettarsi e ad amarsi per ciò che si è, non per ciò che la gente vuole che noi siamo. Questo Lisa aveva capito con gli anni. L'amore nato tra le due donne era stato soltanto messo in standby per qualche tempo, ma nulla era cambiato. Il sentimento forte che le univa, era integro e indissolubile.
 Fecero l'amore come mai prima; intensamente, voracemente esplorarono i loro corpi ormai maturi, senza freni lasciando libertà nei baci appassionati, nelle carezze colme di passione. Nude e sudate giacevano tra le lenzuola color del cielo, mentre dalla chiesa di fronte le campane suonavano i rintocchi. Lisa si girò a guardare Mimì che dormiente, sorrideva. La baciò sulla bocca e si accoccolo' tra le sue braccia. Serena e appagata. 

Immagine in artedigitale by ©Raffreefly 

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