Illusione d'amore - Cap. 13 tratto da Infinita-mente Marlen
"Piove. La nebbia sta avvolgendo gli alberi in un abbraccio grigiastro. La bella Marlen, seduta di fronte alla finestra, osserva.
La musica che arriva dall'altra parte della stanza è piuttosto forte, note leggere e spensierate, ma lei neppure le sente.
Guarda le gocce cadere e rincorrersi sul vetro.
'Un po' come noi' - si stupisce nell'aver pensato ad alta voce.
'A che serve amare una persona che mai sarà mia'. Questa volta la voce non si è sentita, ma il pensiero è costante, consapevole ormai, di non poter più andare avanti in questo modo.
Mister Q è una persona speciale, non sarebbe stato facile dimenticarlo.
La sua vita stava urlando la voglia di serenità.
Non poteva più ignorare quel grido, non più "
~~
Come gocce
Si rincorrono in acque tiepide
Tra volti nascosti
E desiderio del volere.
Mio per sempre mai sarai.
Straniero l'abbraccio che prende
Per un attimo soltanto
Dona vita illusa
Che parea vera.
Prima edizione
Seconda edizione italiano/spagnolo - 6 classificato al Premio Internazionale "Emozioni poetiche 2015"
Può un corpo, nella sua prorompente femminilità, annullare completamente il pensiero della persona al quale appartiene? O può, viceversa, lo stesso pensiero condizionare lo stesso corpo nel suo agire fisico, fino a renderlo succube dell'elucubrazione mentale? In "Infinita-mente Marlen", questa tesi sembra assumere consistenza nel momento in cui il lettore entra nel testo o, per meglio dire, lo avvinghia come fosse preda o visibilità di un'astrazione al limite dell'accadimento.
Commenti
Posta un commento