Anima di sabbia - Tratta dal libro Ama-Amo

Chi sei
Chi sono.

Nulla di me conosci
Solo nudi attimi
Come sorsi fuggono.

Clessidra
Tra le dita di bianca sabbia.

Vorrei
Vorrei
Vorrei fermare

Sbiadito
Il sorriso dei ricordi

E sfiorare l’aurora
Dove le tue mani
Come freschi petali
Circondano il mio viso.

Anima di sabbia
Sfugge e avvolge

Nuove forme
Nuovi amori
Sempre vita da vivere.

Battigia colma di sole
Attende
D’essere amata.

Quando è l’anima a fare l’amore
Nulla è più maestoso.


Immagine in artedigitale by ©Raffreefly


Con orgoglio pubblico qui la nota critica inerente a questa Poesia, una delle mie preferite, del Prof. Luciano Domenighini

"La lapidaria pregnanza dei due ternari di esordio (“Chi sei.../ Chi sono.) inaugura questa lirica di ventisei versi, quasi tutti brevissimi e asciutti, ma straordinariamente intensi nella loro scolpitezza, forse la cosa migliore della poetessa piemontese.
I primi tre versi del secondo periodo strofico constano di una triplice epifora di condizionale (“Vorrei/ vorrei/ vorrei fermare”) e sono seguiti da un aggettivo costituente il 4° verso monoverbale (“sbiadito”) in anastrofe sul 5°, dolcissimo, (“il sorriso dei ricordi”), in un ordito straordinariamente espressivo che realizza ed esalta l’effetto ritardante, indugiante della strofa e ne amplifica il pathos. Notevole anche, per originalità della metafora, l’ottonario al 22° verso (“Battigia colma di sole”). Il distico di congedo (di undici e sei sillabe), sentenzioso e perentorio (“Quando è l’anima a fare l’amore/ nulla è più maestoso”) opera un trapasso di tono grandioso, glorificante, a suggello di questa bellissima lirica."
Luciano Domenighini 

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